Iter e documenti per il matrimonio religioso
In questo articolo troverete le informazioni sulla documentazione da procurarsi e i passi da compiere per convolare a nozze con il matrimonio religioso.
Dovrete scegliere se sposarvi con il solo rito religioso o con il rito religioso concordatario.
Il rito religioso concordatario si differenzia dal rito solamente religioso per il fatto che alla fine della celebrazione il sacerdote legge gli articoli del codice civile sui diritti e doveri degli sposi, rendendo così valido il matrimonio anche per lo Stato.
Prima di tutto dovrete recarvi nella vostra parrocchia, cosicché il parroco possa iniziare la procedura per il vostro matrimonio. Oltre a questo, per il rito religioso concordatario, dovrete andare nell’Ufficio di Stato Civile del vostro comune per avviare la pratica che precede le pubblicazioni sulla bacheca comunale.
Si consiglia di prendersi sei mesi di tempo per il matrimonio religioso, in modo di avere il tempo di procurarsi i documenti, di seguire il corso pre-matrimoniale e di consentire alle istituzioni di processare la nostra pratica.
Entrambi i fidanzati devono presentare in parrocchia i seguenti documenti:
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Certificato di battesimo ad uso matrimonio, da richiedere nella parrocchia dove è stato officiato. La data del certificato non può essere antecedente sei mesi.
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Certificato di cresima ad uso matrimonio, da richiedere nella parrocchia nella quale il sacramento è stato celebrato. Se la parrocchia è la stessa del battesimo, l’atto di cresima compare nel certificato di battesimo.
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Prova di stato libero ecclesiastico della persona, da fornire se uno degli sposi, dopo i sedici anni, ha risieduto in diocesi diverse dall’attuale. Serve a certificare che non si è già uniti in un matrimonio religioso.
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Attestato di frequenza al corso prematrimoniale: esso si svolge in una parrocchia scelta dagli sposi e di solito non dura più di tre mesi.
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Certificato di annullamento di matrimonio rilasciato dalla Sacra Rota, necessario se si è già avuto un matrimonio religioso.
Una volta ricevuti i suddetti documenti, in caso di matrimonio concordatario, il parroco preparerà la richiesta di pubblicazioni civili che dovrete consegnare all’ufficiale di Stato Civile del comune di residenza di uno dei due, con l’aggiunta dei seguenti documenti per ognuno:
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Atto di nascita, da richiedere nel comune di residenza.
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Certificato contestuale che include residenza, stato libero e cittadinanza, anch’esso ottenibile nel comune di residenza.
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Sentenza di divorzio, nel caso in cui vi sia stato un matrimonio civile o concordatario precedente.
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Atto di morte del coniuge defunto, se si è vedovi.
L’Ufficiale di stato civile, una volta verificati i documenti ricevuti, fisserà con voi futuri sposi la data della promessa di matrimonio, nella quale firmerete un documento che attesta la volontà di convolare a nozze.
Dopodiché verranno esposte le pubblicazioni di matrimonio nei comuni di residenza dei fidanzati, con lo scopo di dare la possibilità a chiunque di opporsi.
Le pubblicazioni contengono le generalità dei futuri sposi e il luogo dove si celebrerà il matrimonio. Dopo otto giorni dalla pubblicazione, se non vi saranno opposizioni, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il nulla osta al matrimonio, valido per 180 giorni entro cui il matrimonio potrà essere celebrato.
Il nulla osta al matrimonio dovrà poi essere portato al parroco che procederà con il processicolo, una sorta di intervista ai due sposi presi separatamente.
Accertata l’assenza di irregolarità, il Parroco provvede alle “Pubblicazioni Religiose”.
Le pubblicazioni, che contengono le generalità degli sposi e il luogo in cui intendono celebrare il matrimonio, vengono affisse in parrocchia o in entrambe se gli sposi non appartengono alla stessa.
Se la coppia ha deciso di sposarsi presso una Diocesi differente dalla propria, il proprio parroco deve rilasciare un modulo denominato “stato dei documenti” che, vidimato dalla Curia, andrà consegnato alla parrocchia prescelta per le nozze.
Subito dopo la celebrazione del matrimonio concordatario, il parroco compilerà in duplice copia l’atto di matrimonio, che entro cinque giorni si impegnerà a consegnare all'Ufficio di Stato Civile perché possa registrarlo agli atti. Il matrimonio è valido da quando viene celebrato e non da quando viene registrato.